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ALLEANZA ITALO-FRANCESE: LA CAVIRO SI ALLEA CON VAL D’ORBIEAU (IL PRESIDENTE JOEL CASTANY, NEGLI ANNI SETTANTA, E' STATO UNO DEI PIU' ACCESI FAUTORI DEL BLOCCO ALLE IMPORTAZIONI DI VINO "MADE IN ITALY")

Italia e Francia alleate nel vino: un accordo strategico è stato infatti firmato ieri a Bruxelles da due delle più importanti realtà vinicole dei due Paesi. Si tratta del consorzio Caviro di Faenza (Ravenna), maggiore produttore italiano con 221 milioni di euro di fatturato, e il gruppo cooperativo Val d’Orbieau, numero due d’Oltralpe con affari per 350 milioni.
Obiettivo della partnership, firmata dai presidenti Secondo Ricci e Joël Castany, è l’ottimizzazione dei processi industriali, lo sviluppo di sinergie negli acquisti di materie prime, la promozione delle attività di R&S e il coordinamento di azioni di lobby da "fare nelle sedi più opportune".
È la prima volta che tra Italia e Francia si arrivi a una intesa di questo tipo, peraltro da parte di network attivi nella fornitura di vini a basso prezzo. Vale a dire prodotti facilmente accessibili sugli scaffali delle catene della grande distribuzione. Caviro, con un retroterra di 20.000 viticoltori e 40 cooperative presenti in 8 regioni italiane e 350 dipendenti, è il leader italiano in questi tipi vini. Tra i marchi più diffusi in portafoglio figura Tavernello, il vino in tetra-brik che con 100 milioni di litri è il più venduto in Italia.
Altrettanto articolata è la realtà Val d’Orbieau: fondata nel 1969 da soli 7 vigneron del Midi, oggi al consorzio fanno capo 15 cooperative con 135 cantine di produzione e 645 dipendenti per un toale di 232 milioni di bottiglie commercializzate in bagin-box, ma anche in confezioni di vetro.
Il presidente di Val d’Orbieau, Castany, grande sostenitore oggi di questo accordo, era stato alla fine degli anni 70 tra i più accesi fautori del blocco alle importazioni di vino "made in Italy" attuato con assalti alle navi italiane alla fonda nel porto di Sete (il 6 maggio 1976, in Francia, morivano un viticoltore e un gendarme nelle manifestazioni per la "guerra del vino" contro i viticoltori italiani, ndr).

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