Il Lagrein, vitigno a bacca rossa di antica coltivazione altoatesino, possiede una stretta parentela con il Teroldego e il Marzemino e con qualche apparentamento anche con il Pinot Nero e il Syrah. Dopo essere stato quasi del tutto abbandonato negli anni Settanta, riacquistando più di recente il posto che gli spetta. Ricco di carattere, affonda le proprie radici a Bolzano e piace soprattutto per la sua pienezza vellutata e la sua morbida acidità. Il Lagrein di casa Lageder, il Conus, è prodotto da una decina di anni sul conoide detritico di Magrè, una zona poco conosciuta per questo vitigno. La dolomia calcarea che prevale in questi terreni è un presupposto importante per il carattere rotondo e fruttato di questo vino. Il nome latino “Conus” si riferisce proprio al conoide detritico, e ai suoi declivi su cui sorgono questi vigneti. La versione 2017 si caratterizza per una bella intensità olfattiva, che mette in evidenza una base speziata su cui si innestano lampi di frutti di bosco, cacao, pepe, e tanto sottobosco. In bocca, non manca di sostanza, concedendo un sorso denso e succoso, con cenni sapidi e tannini articolati. Finale dai ritorni intensi del frutto con rimandi al pepe e alla liquirizia. Alois Lageder è realtà solida dell’Alto Adige enoico con i suoi 150 ettari vitati, tra Magrè, Cortaccia, Termeno e lago di Caldaro, per una produzione che sta intorno al milione di bottiglie.
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