Altesino, che si trova appena varcato il bivio che dalla Cassia conduce verso Montalcino, è di proprietà della famiglia Gnudi Angelini dal 2002, già in loco con la Tenuta Caparzo e nella sottozona di Vagliagli nel Chianti Classico con Borgo Scopeto. L'azienda introdusse negli anni '70 importanti innovazioni nella produzione di vino, affermandosi come realtà di spicco per tutto il territorio. Antesignana nella ricerca dell’eccellenza con l’introduzione, nel 1975, del concetto di vigneto e/o Cru (con il Brunello Montosoli, a fare da riferimento per la sottozona settentrionale), o con le prime sperimentazioni effettuate in barrique nel 1979, solo per fare gli esempi più eclatanti, oggi questa realtà produttiva - composta da 49 ettari a vigneto per una produzione di 250.000 bottiglie, da Palazzo Altesi, che ospita la cantina di affinamento in botti grandi, e da una struttura moderna a basso impatto ambientale per le vinificazioni - sembra aver ritrovato uno smalto nuovo, riproponendo i suoi cavalli di battaglia con un piglio sobriamente contemporaneo, senza stravolgere il carattere tipico del Sangiovese ilcinese e l'intrigante complessità che può raggiungere. Come il Brunello Riserva 2015: arancia rossa e ciliegia, cuoio, cacao amaro, note di alloro per un naso generoso e profondo, che anticipa una bocca altrettanto ricca di sapori fruttati e balsamici, dalla succosità sapida e pepata e dal finale persistente.
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