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VINO E FRODI

Amarone della Valpolicella contraffatto, truffa da 3 milioni di euro sventata dai Carabinieri

Indagine chiusa con 3 patteggiamenti ed un rinvio a giudizio, migliaia di bottiglie di vino fermate, con etichette come “Argento” e “Villa Serafin”
AMARONE, CONTRAFFAZIONE, FRODE, Italia
Truffa da 3 miliardi di euro su falso Amarone sventata dai Carabinieri

Si chiude con tre istanze di patteggiamento, una richiesta di rinvio a giudizio e un decreto penale di condanna l’indagine condotta dai carabinieri forestali del Ministero delle Politiche Agricole e delle stazioni forestali di Verona e Tregnago, che ha scoperto la contraffazione e la vendita di migliaia di bottiglie di vino Amarone della Valpolicella, con etichette come “Argento” e “Villa Serafin”, commercializzate nel 2016 e nel 2017 dall’azienda Mondello Wines srl di San Bonifacio (Verona)”. Una frode con un giro d’affari stimato in 3 milioni di euro. Lo fanno sapere in una nota i Carabinieri forestali del Gruppo di Verona, riporta l’AdnKronos.
L’indagine, diretta dal pm Maria Beatrice Zanotti, era stata avviata, nel novembre 2016, dalla segnalazione della commercializzazione, presso alcuni punti vendita del nord Italia di una catena di ipermercati, di vino Amarone della Valpolicella 2008 con denominazione “Argento” che, per il prezzo di vendita eccessivamente ribassato (8,49 euro) ed il richiamo ad un imbottigliatore inesistente, aveva destato sospetti sulla contraffazione del prodotto.
La Polizia Giudiziaria aveva proceduto immediatamente al sequestro del prodotto ancora presente sugli scaffali e dei relativi imballaggi, mentre le bottiglie erano stato ritirate da tutti i punti vendita interessati, ed era stato richiamato il vino già venduto.

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