I fratelli Mario e Pietro Cirio e l’enologo Gianluca Scaglione gestiscono questa realtà dedita all’imbottigliamento e alla commercializzazione situata a Canelli. La produzione è molto ampia e comprende praticamente la quasi totalità delle tipologie prodotte nelle migliori zone del Piemonte enoico: i bianchi Roero Arneis, Gavi di Gavi, oltre alle bollicine dello “Cherie” Spumante Brut e Moscato; tra i rossi, spiccano Barbera d’Asti, Piemonte Barbera, Barbaresco, Nebbiolo d’Alba, Barolo, Brachetto, Dolcetto d’Alba e Grignolino d’Asti, tra le selezioni Pianbello di Loazzolo, Barbera d’Asti, Dolcetto d’Asti, Barbera d’Asti Superiore, “Pianbè” Altalanga Metodo Classico e Loazzolo Doc vendemmia tardiva, “Bricula” Cortese Alto Monferrato, Moscato d’Asti e ”Nuvole” Piemonte Chardonnay. A queste viene ad aggiungersi anche l’Asti Extra Brut Dry Segreto versione non dolce dell’Asti, su cui si punta molto per un rilancio della denominazione (che in questo modo è l’unica al mondo a produrre bollicine sia dolci che secche) e che ha visto riconoscersi la Docg nel 2017, proprio nell’annata del vino oggetto del nostro assaggio. Giallo paglierino brillante alla vista, con spuma cremosa, propone un profilo aromatico fragrante dai toni agrumati ad accompagnare cenni più maturi ed intensi di fiori e frutti bianchi. In bocca, il vino è immediatamente piacevole, morbido e saporito, con finale dai ritorni agrumati.
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