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ANCHE CONFAGRICOLTURA MANIFESTA APPREZZAMENTO PER LA DELIBERA TOSCANA SUL CONTENIMENTO DEI DANNI DEI CINGHIALI NEI PREGIATI VIGNETI DEL CHIANTI

Anche Confagricoltura si schiera dalla parte della Giunta regionale della Toscana, che in questi giorni ha definito alcune prime tipologie d’intervento per il contenimento degli ungulati, in seguito ai numerosi danni arrecati ai più pregiati vigneti toscani del Chianti dalle incursioni dei cinghiali. Ma Confagricoltura valuta positivamente come anche l’Amministrazione regionale, operando d’intesa con l’Ispra (l’istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale), abbia riscontrato una presenza sul territorio di ungulati fortemente squilibrata, non solo rispetto ai criteri di sostenibilità definiti dalla normativa, ma anche in riferimento a tutte le valutazioni tecnico-scientifiche. Sottolinea, quindi, la necessità di attivare con estrema urgenza tutte le tipologie d’intervento individuate.

L’organizzazione degli imprenditori agricoli ricorda come sia stata accertata la presenza di una densità di cinghiali per tutta la superficie agricola forestale toscana di ben oltre il 300% della densità sostenibile; se si tiene conto del solo territorio vocato, tali parametri raddoppiano se non triplicano. “E’ indispensabile - rimarca Confagricoltura - l’adozione immediata d’interventi di contenimento, sia per cercare di riportare la popolazione di ungulati entro livelli compatibili con la normale conduzione dell’attività agricola e forestale, sia per limitare i pericoli per la sicurezza dei cittadini”.

Confagricoltura auspica, infine, che, superata l’emergenza in corso con gli interventi programmati, si ridefiniscano pure le regole per il controllo delle densità, la prevenzione del rischio, il contenimento ed il ristoro dei danni provocati dalla fauna selvatica alle attività produttive.

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