La storia di questa realtà vitivinicola inizia nel 1959 quando viene fondata a Taurasi la cantina sociale, poi Enopolio durante gli anni Settanta del secolo scorso. Nel 1992 la cantina, che già aveva preso il nome di “Antica Hirpinia”, imbottiglia la bottiglia numero 00000001 di Taurasi Docg. Oggi, Antica Hirpinia - che conta su 31 ettari a vigneto di proprietà dei tre soci e altri 140 gestiti da viticoltori conferitori per una produzione complessiva di 300.000 bottiglie - è una cantina privata guidata da Ciriaco Bianco, Benedetto Roberto, Alfonso Romano, che l’hanno rilevata nel 2016. Le uve coltivate sono quelle tipiche dell’Irpinia, dal Greco al Fiano, dalla Falanghina alla Coda di Volpe e, naturalmente, l’Aglianico. Il portafoglio etichette è composto da 14 referenze, divise su due linee produttive: “Antica Hirpinia” e “Anno Domini 1590”. Una proposta variegata che, specie sul fronte bianchista, vede protagonisti vini ben realizzati e non privi di carattere, capaci di sintetizzare personalità varietale e precisa esecuzione. Come nel caso del Fiano di Avellino Desmós Riserva 2022, maturato in barrique di secondo e terzo passaggio per 6 mesi. I suoi profumi rimandano alla frutta gialla, agli agrumi e alle mandorle fresche, con lievi cenni speziati. In bocca il sorso è sapido e pieno, dall’espressione fruttata fragrante e persistente, che ne segna anche un finale piacevolmente ammandorlato.
(fp)
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