Antonelli, tra le cantine più antiche del territorio di Montefalco, cominciò l’attività nel 1883 con Francesco Antonelli ed è oggi guidata da Filippo Antonelli, quinta generazione della famiglia. L’azienda, 190 ettari nella zona centrale della denominazione di Montefalco, pratica agricoltura biologica certificata per tutte le produzioni (oltre al vino, olio extravergine di oliva e salumi). Nei 60 ettari a vigneto si coltivano solo varietà autoctone. Per il Sagrantino sono state selezionate due microzone più vocate, esaltate al massimo attraverso i due cru Molino dell’Attone e Chiusa di Pannone. L’ultima annata di Chiusa di Pannone Montefalco Sagrantino Docg, la 2019, è stata presentata da Filippo Antonelli in occasione di una esclusiva degustazione di dodici annate organizzata nell’antico palazzo romano di famiglia in via Monserrato. “Chiusa di Pannone - ha raccontato Filippo Antonelli - ci ha dato la soddisfazione di avere un livello di Sagrantino più alto, e quindi far capire ad appassionati ed addetti ai lavori che questo vitigno, supportato da una vigna speciale, può arrivare a traguardi altrimenti irraggiungibili”. Nel bicchiere Il Chiusa di Pannone 2019 è rosso rubino intenso. All’olfatto è ricco e potente, caratterizzato da note di frutta ed erbe aromatiche. Al sorso è vigoroso ma armonico, molto godibile ed elegante. Si abbina perfettamente con carni rosse, brasati, stufati, arrosti e formaggi.
(Cristina Latessa)
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