La sinergia sembrerebbe semplice, visti i cardini della vicenda: la Maremma e il Ciliegiolo, infatti, sono rispettivamente un territorio e un vitigno fra i più celebrati degli ultimi tempi. Parrebbe facile, quindi, almeno sulla carta: ma c’è poi voluto il terzo elemento, Antonio Camillo, per arrivare ad una squadra dal numero perfetto. Palesando anche, però, che per quadrare il cerchio ci vogliono coraggio, competenza e caparbietà. Quando Antonio si innamora di quella vigna di Ciliegiolo, di circa quarant’anni, situata a Vallerana, sopra Capalbio, capisce definitivamente che è arrivato il momento di agire in prima persona, mettendo in pratica quanto acquisito nelle collaborazioni precedenti. Oggi, dopo una dozzina d’anni, è arrivato a circa undici ettari, in gran parte in affitto: ma anche per questi ultimi, comunque, la gestione diretta è piena in sintonia con le indicazioni del Nostro, coadiuvato in tutto da Alessia Donati. La predilezione per la personalità delle vigne più mature caratterizza un po’ tutti gli appezzamenti seguiti da Camillo. Diverse le uve lavorate, ma il cuore batte forte per il Ciliegiolo: oltre al Vigna Vallerana Alta, da piante ormai cinquantenni, ecco anche l’etichetta che arriva dalla parte bassa della stessa tenuta. Questo 2010 è ancora fruttato, ciliegioso, floreale, con tocchi di lampone e un tannino presente e dinamico. Dalla beva garantita.
(Fabio Turchetti)
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