Apollonio detiene un ruolo fondamentale nella storia enoica pugliese, riempita dal lavoro e dalle intuizioni di quattro generazioni di vignaioli. Fu Noè Apollonio nel 1870 - che poi contribuì allo sviluppo indipendente del vino salentino nei primi decenni del secolo scorso, quando era considerato esclusivamente come taglio per le partite dei vini destinate al Nord Italia - a costruire le basi di questa realtà. Ma è nei primi anni Settanta del secolo scorso che l’azienda compie il passaggio decisivo, imbottigliando vini con il proprio marchio e diventando una delle prime cantine operanti in Puglia a mettere a regime l’intera filiera, dalle uve alle etichette. Oggi è il turno di Massimiliano e Marcello Apollonio, che guidano una realtà ormai consolidata, che conta su un’estensione vitata di 100 ettari a vigneto e che sforna 1.500.000 bottiglie di produzione complessiva, ottenuta dai vigneti di proprietà e da quelli di fidati conferitori, caratterizzata da una qualità diffusa e distribuita su un ampio portafoglio etichette. Il passito Mater Terra 2009, ottenuto da Negroamaro in purezza, fermenta in legno e successivamente matura per 12 mesi in barrique. Profuma di confettura di prugne, ciliegie sotto spirito, cioccolato e liquirizia. In bocca è vino dolce corposo, dal tannino robusto e dal contrasto acido accentuato, terminando con un finale persistente e di nuovo sui frutti rossi sotto spirito.
(fp)
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