La cantina condotta da Marco Caprai a primo acchito darebbe l’impressione di essere un’azienda a forte impronta rossista. E certo lo è, ma nella continua dinamicità che caratterizza le scelte aziendali di questa realtà, i vini bianchi stanno diventando sempre di più non un’eccezione ma una nuova regola. Come nel caso, per esempio, del Sauvignon che sta dentro un progetto senza compromessi di massima espressione dei vitigni bianchi per eccellenza, come anche lo Chardonnay. La versione 2018, affinata in acciaio, profuma di fiori bianchi e agrumi. In bocca, il vino possiede beva disinvolta e ritmata, dal sorso succoso e sapido. L’azienda con base a Bevagna continua a rappresentare un simbolo per il vino umbro e per la zona di produzione di Montefalco, e, dal 1971, anno della sua fondazione, fino ai giorni nostri, ha sempre mantenuto un ruolo trainate, che l’ha condotta ad inanellare una serie di successi con pochi eguali in Italia. Attualmente, l’azienda conta su 136 ettari di vigneto da cui sono ottenute 1.000.000 di bottiglie, ma, al di là dei numeri e dell’impeccabile cifra della sua gamma di produzione, è soprattutto la sua continua dinamicità a metterla costantemente tra le realtà produttive più rilevanti del panorama enoico del Bel Paese, in moto verso un nuovo e avvincente corso dal respiro sempre più internazionale, in cui i protagonisti sono di primaria grandezza.
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