La Tenuta di Artimino è una delle realtà più rilevanti di questo angolo di Toscana. Con i suoi 88 ettari vitati per una produzione complessiva di 420.000 bottiglie contribuisce non poco alla massa critica della denominazione del Carmignano, posta in provincia di Prato, dalla storia consolidata e antica ma, probabilmente, un po’ sacrificata dal blasone e dalla notorietà delle altre denominazioni toscane rossiste, poste tra Siena e Firenze. L’azienda è di proprietà della famiglia Olmo dalla fine degli anni ’80 del secolo scorso e si configura come una realtà composita in cui la produzione di vino si affianca all’attività di ospitalità e ristorazione. I vigneti sono compresi nei versanti della denominazione del Carmignano e del Chianti fiorentino e sono costituiti da suoli limoso-sabbiosi e a galestro e argilla. Il portafoglio aziendale è tendenzialmente articolato ma le etichette prodotte sono per lo più divise tra le due denominazioni. Decisamente piacevole il Vin Ruspo, versione rosata del Barco Reale di Carmignano. Fragrante ed immediato, la versione 2019 di Artimino si giova di un’annata molto buona e mette in evidenza un profilo aromatico dapprima fruttato, che poi vira verso note più floreali e di erbe selvatiche. In bocca, il vino è di struttura snella e reattiva, dal sorso succoso e di piacevole freschezza, contraddistinto da un tannino pulito e da un finale dai ritorni fruttati.
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