Nel 1596 Ferdinando I de’ Medici si innamorò perdutamente del territorio di Artimino, tanto che decise di costruire qui la sua maestosa villa La Ferdinanda (firmata dal celebre architetto Bernando Buontalenti), detta anche dei 100 Camini - per via dei 43 altissimi camini che svettano sul tetto - oggi patrimonio Unesco. La storia della tenuta è indissolubilmente legata alla famiglia Medici: il Carmignano è prodotto con l’impiego di “uva francesca”, ovvero Cabernet, che si racconta sia stato portato da Caterina de’ Medici a metà del ‘500. Negli anni ‘80 venne acquistata da Giuseppe Olmo, celebre ciclista. Oggi la tenuta è protagonista di un ambizioso progetto di riqualificazioni portato avanti da Annabella De Pascale, terza generazione della famiglia Olmo, in cui si affiancano enoturismo, gastronomia e sostenibilità. Artimino conta su oltre 700 ettari tra vigneti, oliveti e seminativi (80 quelli vitati), un borgo medievale, un hotel 4 stelle, una luxury Spa ed un ristorante gourmet. Il cambio di rotta riguarda anche la parte enologica con l’arrivo, nel 2022, di Riccardo Cotarella. Tra le varie referenze di Artimino, il Poggilarca è quello che più si identifica con il territorio in cui nasce, la Docg Carmignano, un riuscito blend di Sangiovese, Merlot e Cabernet. Colore rosso vivace, al naso fa sentire subito la frutta rossa (ciliegia in particolare), mentre in bocca è succoso e deciso, con finale persistente.
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