La Tenuta di Artimino è una realtà posta tra le colline delle denominazioni del Carmignano e del Chianti Montalbano che, specie nel recente passato, si è spesso messa in mostra con vini ben eseguiti e non privi di fascino. Con i suoi 78 ettari vitati per una produzione complessiva di 500.000 bottiglie contribuisce non poco alla massa critica soprattutto della denominazione del Carmignano, dalla storia antica ma, probabilmente, un po’ sacrificata dal blasone delle denominazioni toscane, poste tra Siena e Firenze. La Tenuta è di proprietà della famiglia Olmo dalla fine degli anni Ottanta del secolo scorso ed oggi è condotta da Annabella Pascale e Francesco Spotorno Olmo, configurandosi come una realtà composita in cui l’attività vitivinicola si affianca a quella dell’ospitalità e della ristorazione nella prestigiosa villa medicea, sede dell’azienda. I vigneti sono in prevalenza coltivati a Sangiovese, Syrah e Merlot, a costituire un portafoglio etichette aziendale tendenzialmente articolato. Rispondendo alle sollecitazioni di mercato, che richiedono, una produzione bianchista anche in territori storicamente dediti soprattutto a quella rossista, l’Artumes 2023, ottenuto da Trebbiano e Petit Manseng, profuma di fiori e terra con tocchi di pietra focaia e spezie. In bocca il sorso è succoso e tendenzialmente sapido, dallo sviluppo continuo e dal finale che si congeda su nuance dolci e fruttate.
(fp)
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