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VINO ED ASTE

Aste, sotto il martello di Bolaffi, il 17 maggio a Torino, le grandi griffe del Belpaese

Le grandi aste del vino parlano (anche) italiano: dai grandi di Bolgheri alle storiche griffe di Barolo e Brunello, con Bordeaux, Borgogna e Champagne
ASTE, BOLAFFI, Italia
Le grandi griffe d'Italia e Francia in asta da Bolaffi il 17 maggio a Torino

Le grandi vendite all’incanto non parlano più solo inglese, come le storiche case d’asta britanniche ed americane, che muovono la fetta più importante del mercato dei fine wine, ormai anche l’Italia ha un suo protagonismo, sia in termini di etichette e quotazioni che di mercato. E lo dimostra la qualità dei quasi 900 lotti che animeranno l’asta di vini pregiati e distillati, firmata da Bolaffi (www.astebolaffi.it), insieme a Slow Food Editore, di scena a Torino, il 17 maggio.
Sotto il martello, le griffe del vino italiano ed internazionale, tra cui spiccano le 12 bottiglie delle annate 1999, 2000 e 2001 di Masseto, con una base d’asta di 4.200 euro. Quotazioni importanti anche per i due lotti da 6 bottiglie di Masseto 2.100, per cui si parte da un’offerta minima di 2.100 euro. Non può mancare Ornellaia, con un super lotto da diverse annate e formati, per cui si parte da 1.700 euro. Interessante anche il lotto da 12 bottiglie di Solaia 2000 (base d’asta 1.500 euro), così come quello da 12 bottiglie di Sassicaia 1996 (si parte da 1.400 euro).
Lontano da Bolgheri, altro lotto da segnalare è quello delle 12 bottiglie di Barolo 1964 di Bartolo Mascarello: base d’asta 1.800 euro, stessa cifra di partenza di altri lotti di Langa da 6 bottiglie di Barolo Monfortino Riserva Giacomo Conterno, delle annate 1961 e 1958. Ed ancora, a proposito di marchi storici, le 12 bottiglie di Barbaresco 1985 di Gaja (900 euro). Da un territorio fondamentale dell’enologia italiana all’altro, sponda Brunello di Montalcino ecco le 12 bottiglie di Riserva 1961 di Biondi Santi (Tenuta il Greppo), per le quali si parte da 1.200 euro, ma desteranno sicuro interesse anche le tre bottiglie di Brunello di Montalcino Intistieti 1985 Case Basse Gianfranco Soldera (600 euro). Dal vicino Chianti, invece, Le Pergole Torte 2014 di Montevertine, in sei litri, a 1.000 euro di partenza, ma anche tanti lotti di Tignanello (Antinori), tra cui la 5 litri dell’annata 1978 ad una base d’asta di 500 euro.
Fuori dal Belpaese, i protagonisti sono i tanti lotti delle griffe dei territori top di Francia, da Bordeaux, a partire dalle 3 bottiglie di Petrus 1971 (base d’asta 3.600 euro) e dalle 6 bottiglie di Château Lafite Rothschild 1966 (1.500 euro), alla Borgogna, con la bottiglia di Montrachet Grand Cru 2001 di Domaine de la Romanée-Conti (2.800 euro) e quella di Chambertin Grand Cru 1964 Domaine Armand Rousseau (2.200 euro) sugli scudi, passando per la Champagne, con la 6 litri di Cristal 1990 Louis Roederer (2.400 euro) e le due bottiglie di Krug Clos du Mesnil 1988 (2.000 euro).

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