La famiglia Attems possedeva terreni in questo angolo di Friuli da quasi un millennio e documenti che ne attestavano la coltivazione a vite datano 1764. Lo stesso Conte Douglas Attems contribuì a fondare il Consorzio Vini Collio nel 1964. Terre vocate da tempi non sospetti, insomma, e una famiglia che ne comprendeva il valore. Questo piccolo patrimonio goriziano è stato acquisito dai Marchesi Frescobaldi, che dal 2000 coltivano a Ribolla Gialla, Chardonnay, Pinot Grigio e Sauvignon Blanc i 44 ettari di proprietà, suddivisi fra le denominazioni di Collio e Isonzo. In una parte intermedia - nella zona di Manine - si coltiva il Pinot Grigio che dà vita a due etichette: la versione classica e questa, ramata. La versione 2023 ha un intenso color buccia di cipolla con riflessi dorati, ripreso alla perfezione dalla tinta dell’etichetta ornata dai contorni di rose bianche. Le stesse rose che si percepiscono fra i profumi che sprigiona il vino, insieme a quelli dolci di pesca, e quelli freschi di mandarino e mentuccia, con una punta di radice di zenzero fresco. In bocca esordisce con una certa morbidezza che si trasforma in ruvida salinità, capace di trattenere bene il sorso sulla lingua e di rilasciare aromi dolci floreali e fruttati, contenuti dal finale ammandorlato e pepato. La vinificazione “ramata” è di tradizione veneziana e Attems la ottiene lasciando il mosto in contatto con le bucce per una decina di ore.
(ns)
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