Il Nero d’Avola Lu Patri, concepito nel 2000 è praticamente il vino che ha inaugurato il progetto enologico della famiglia Bonetta. La versione 2021, che passa 14 mesi in barrique prima dell’affinamento in bottiglia della durata di un anno, possiede corredo aromatico di amarena e mora, con tocchi balsamici e di liquirizia su intenso fondo boisé. In bocca il sorso è tendenzialmente denso, dolce, dalla struttura solida e compatta, che si sviluppa polposo e avvolgente, fino ad un finale ancora fruttato, speziato e balsamico. Baglio del Cristo di Campobello si trova a Campobello di Licata, nell’agrigentino, ad otto chilometri dal mare, dove sono allevati i 35 ettari a vigneto aziendali, piantati su terreni profondi, calcarei e gessosi, tra i 230 e i 270 metri d’altezza. La produzione della cantina agrigentina è attestata su un volume complessivo di 300.000 bottiglie, che segnala, tra le altre cose, anche il successo di questa impresa, ormai stabilmente tra le realtà più significative del panorama enoico siciliano. Un successo che si deve a vini capaci di raccontare al meglio i caratteri del loro luogo d’origine, vale a dire quel “quid” in più che ne definisce originalità e riconoscibilità. Una scommessa vinta, soprattutto, grazie ad etichette ottenute in prevalenza da varietà locali (inutile nascondere il loro profondo influsso), che sono un elemento fondamentale della bontà della Sicilia enoica.
(fp)
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