L’Adènzia, uno dei rossi di Baglio del Cristo di Campobello, è ottenuto di uve locali e varietà internazionali e nel suo nome ricorda il “dare adènzia” che in siciliano rimanda all’insistenza sulla profondità. Un significato che, traslato al vino, indica il percorso per un Nero d’Avola e Syrah capace di dare un’emozione più grande della loro semplice somma. La versione 2020, maturata per 10 mesi in legno grande, profuma di mirtilli, rosa leggermente appassita e pepe, mentre in bocca possiede sorso ricco, morbido e rotondo, dai tannini soffici e dal finale ampio su toni di confettura di fragole e vaniglia. Baglio del Cristo di Campobello, di proprietà della famiglia Bonetta, è ormai un progetto enologico consolidato nello scenario enoico siciliano, ed è stato concepito nel 2000. Lo stile produttivo aziendale è caratterizzato da vini dalla marcata espressione mediterranea, che valorizzano una porzione di Sicilia, siamo nell’agro agrigentino, dalle particolari condizioni pedoclimatiche, segnata dalla vicinanza al mare e da terreni calcarei, posti tra i 230 e i 270 metri d’altezza, a permettere anche qualche digressione fuori dalla consuetudine enologica dell’isola. 35 gli ettari di vigna di proprietà, per complessive 300.000 bottiglie, che si snoda su un portafoglio etichette equamente diviso tra bianchi e rossi, ottenuti da varietà locali e alloctone, dallo stile sobriamente moderno e accattivante.
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