La storia del toponimo “Poggio alle Mura” in un’etichetta di Brunello, rimanda alle vicende secondarie, ma comunque interessanti, della denominazione. A Montalcino esisteva un’azienda che portava questo nome (Agraria “PAM” cioè Poggio alle Mura), tant’è che non è improbabile imbattersi in vecchie bottiglie con questo marchio. Quando la famiglia Mariani cominciò ad interessarsi di Montalcino in chiave enoica (già agli inizi degli anni Settanta del secolo scorso), siglò un accordo con Poggio alle Mura, per importare negli Usa il Brunello, allora Villa Banfi, imbottigliato proprio dall’Agraria PAM, iniziando di fatto il percorso che porterà Banfi e Montalcino ai successi odierni. Solo negli anni Novanta del secolo scorso, Castello Banfi riportò agli antichi splendori il toponimo “Poggio alle Mura” sulle sue bottiglie, dopo aver riconsegnato agli antichi fasti il Castello di Poggio alle Mura, con un intervento iniziato nel 1983. Ed oggi Poggio alle Mura è una linea specifica nella gamma dei vini di Castello Banfi, che comprende Rosso di Montalcino, Brunello e Brunello Riserva. Il Brunello di Montalcino Poggio alle Mura Riserva 2010, oggetto del nostro assaggio, possiede profumi di prugna, confettura di more e sottobosco, a cui si aggiungono rimandi al cioccolato, tocchi affumicati e cenni di vaniglia. In bocca, il vino ha corpo muscoloso e tonico, sviluppo succoso e finale serrato e lungo.
Copyright © 2000/2024
Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit
Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024