È raro trovare a Montalcino un’azienda che abbia considerato alla pari sia il Rosso di Montalcino che al Brunello. Quest’ultimo è il vino di punta indiscusso e su questo si convogliano, inevitabilmente, le maggiori attenzioni. Per Baricci, 5 ettari a vigneto per 30.000 bottiglie di produzione complessiva, questa logica non ha mai prevalso. Robusti e slanciati, i vini che arrivano dalla sottozona nord di Montalcino e, soprattutto, quelli ottenuti nella celeberrima collina di Montosoli sono inconfondibili e rendono il “Podere Colombaio” un punto di riferimento della denominazione. Prima Nello Baricci, insieme al genero Pietro Buffi ed oggi i figli di quest’ultimo Federico e Francesco hanno costruito una delle tante belle storie di vino di Montalcino, a partire dalle squisite declinazioni di Rosso di Montalcino, fino a significative letture del Brunello. Qui, più che altrove, l’influsso della terra, la collina di Montosoli, è decisamente protagonista dei Sangiovese aziendali, al di là delle tecniche di produzione o di quelle di affinamento (che la cantina effettua in legno grande da 20 e 40 ettolitri). Ecco allora il Brunello 2017, superare un’annata complicata dal punto di vista climatico, offrendo aromi di piccoli frutti rossi maturi, rimandi alla liquirizia e alla grafite, che conducono ad un sorso dal timbro mediterraneo nel suo caldo sviluppo, ma anche intensamente sapido e contrastato.
(fp)
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