Marco Nicolosi Asmundo, erede di una tradizione vitivinicola che affonda le sue radici temporali nel Settecento, insieme a Barbara Liuzzi conduce questa realtà etnea, posta nei pressi di Milo, sul versante est dell’Etna, che guarda verso Taormina e il mare Jonio. Siamo a 700 metri di altezza sul livello del mare e qui sono coltivati 18 ettari di vigna a biologico (per una produzione complessiva di 90.000 bottiglie), con protagoniste assolute le varietà locali più importanti: Nerello Mascalese, Nerello Cappuccio e Carricante. Accanto agli edifici aziendali anche una gradevole struttura d’accoglienza, che comprende un piccolo ristorante. Poi, ad arricchire ulteriormente il quadro, ci sono anche i due ettari di Salina in contrada Vallone Casella (allevati con le varietà di antica coltivazione Malvasia, Rucignola e Catarratto), sul lato orientale dell’isola che fa parte dell’arcipelago delle Eolie. L’Etna Bianco Superiore Contrada Villagrande, prodotto per la prima volta con l’annata 2007, è maturato in tonneau per 9 mesi ed è ottenuto da un blend con prevalenza di Carricante, accompagnato da un piccolo saldo di Minnella Bianca e Visparola. La versione 2018 profuma di agrumi, frutti a polpa bianca, gelsomino ed erbe aromatiche, con lievi tocchi di pietra focaia e rimandi speziati ed affumicati. In bocca, il sorso è succoso, sapido e fragrante, di buona reattività e dal finale lungo e ancora agrumato.
(are)
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