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“BASTA CON LE PENALIZZAZIONI DEL VINO ITALIANO. DIETRO LA TOLLERANZA ZERO C’E’ UNA REGIA LONTANA E NEANCHE TANTO OCCULTA”. IL PRESIDENTE FEDERICO VECCHIONI FORSE HA CENTRATO FINALMENTE IL VERO BERSAGLIO

Italia
Federico Vecchioni

“C’è da domandarsi se tutta questa campagna a favore di una tolleranza zero riguardo ad un moderato consumo di vino non sia orchestrata da una regia lontana e neanche tanto occulta, visto che ben si conoscono gli interessi di una certa area europea e ben si sa come siano in conflitto con quelli dell’enologia italiana e francese”: così il presidente della maggiore organizzazione agricola d’Italia, Confagricoltura, Federico Vecchioni scende in campo sulla polemica su “quota zero alcol” che voci suggeriscono necessario fissare per chi guida.

La Confagricoltura darà “il suo incondizionato appoggio a qualsiasi iniziativa messa in atto dal Governo perché non vengano rivisti al ribasso i limiti di 0,5 grammi per litro di sangue, attualmente previsti come soglia di tolleranza per gli automobilisti”.

“Non si può continuare a penalizzare ingiustamente i produttori di vino - dice Vecchioni - soprattutto perché questo tipo di consumo rientra nella sfera di quello che viene definito gusto consapevole, non in quello dell’eccesso. Un consumo, quindi, responsabile, guidato da una corretta educazione al buon bere unito ai buoni cibi, che combatte l’abbruttimento dell’abuso di alcolici suggerito da modelli deviati. I danni economici e di immagine che deriverebbero da un giro di vite sulla normativa alla nostra enologia, settore di punta dell’export agroalimentare italiano, sarebbero enormi e intollerabili anche alla luce del comune buon senso”.

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