Bertinga è un nome (della cantina nata a Gaiole in Chianti nel 2015), un luogo (toponimo riferito ad un insediamento Longobardo del VI secolo d.C.), un vigneto (nove ettari divisi in 5 parcelle a 420 metri di altezza) ed è un vino, etichetta portabandiera, composto dai due vitigni coltivati in azienda: Sangiovese e Merlot. Oltre al vigneto Bertinga, ci sono anche Adine e Vertine: il primo è sede della cantina e sono 5 ettari luminosi a 540 metri di altezza dal suolo argilloso-calcareo di origine marina, perfetti per il Sangiovese. Vertine infine è un ventaglio di 3 ettari custodito da un castello: si trova a 500 metri di altezza, su suolo dominato da galestro ed alberese e piantato a Sangiovese. Sono tutti terreni ripidi con esposizioni diverse ma ad altezze importanti. Ogni singola parcella viene vinificata separatamente nella cantina interrata, venendo a contatto con acciaio, cemento o legno, a seconda dell’annata e dell’identità del vigneto e delle uve. La Porta di Vertine proviene, manco a dirlo, dal vigneto di Vertine: viene vinificata in cemento e maturata in botti da 25 ettolitri di rovere austriaco per circa 12 mesi; dopo altrettanti mesi di affinamento in bottiglia è pronta all’assaggio: un Chianti Classico equilibrato e polposo, nella versione 2021: dolce di mora e ciliegia con un tocco scuro di sottobosco e goudron, ha un sorso fitto e pieno, dall’aderenza centrale e dallo sviluppo sapido e saporito.
(ns)
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