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BIANCHI A CINQUE STELLE, MA ANCHE ROSSI BRILLANO: COSI’ PARLANO GLI ENOLOGI. 2004 SARA' MILLESIMO “DA RICORDARE”. RIPARTE L’EXPORT. L'ICE SPIEGA: “VALORI IN CRESCITA DEL 5% E VOLUMI DEL 10%”

Italia
Giuseppe Martelli, a capo degli enologi italiani

Sarà un millesimo da ricordare il 2004: sicuramente eccellente per i bianchi, ottimo per i rossi. Non ha dubbi il direttore di Assoenologi, Giuseppe Martelli, nel presentare oggi i risultati definitivi della vendemmia 2004 al Seminario Ratti a VeronaFiere. Una vendemmia tornata finalmente normale: basti pensare che nel 2003 il pieno della vendemmia si ebbe nella prima settimana di settembre, mentre quest’anno i maggiori conferimenti sono avvenuti nell’ultima decade. I giusti tempi di maturazione e la stagione particolarmente favorevole, dunque, sembrano garantire una grande qualità.
Le premesse per firmare un’eccellente produzione, d’altra parte, c’erano tutte: ciclo vegetativo regolare, accumulo lento e costante, equilibrio nei componenti del grappolo, giusta resa tra uva e vino. Occorreva, però, che settembre decorresse nel modo più opportuno, con giorni di sole, qualche pioggia e una buona escursione termica notturna. Condizioni che si sono verificate in quasi tutte le zone vitivinicole italiane, siglando un’annata che, per la stragrande maggioranza delle regioni, è per i vini bianchi tra le migliori degli ultimi vent’anni e per buona parte dei rossi molto vicina a quella del 1997.
“I riscontri di cantina - spiega Martelli - danno vini bianchi caratterizzati da estrema finezza e da un’esuberante freschezza, avvalorata da intensi profumi ed aromi; per i rossi siamo ancora alle previsioni, visto che molte uve stanno per essere o sono state appena vendemmiate, ma i presupposti per avere ricchezza di struttura, tipicità varietale, equilibrio ed ampiezza di evoluzione, ci sono tutte”.
Anche sotto il profilo quantitativo la vendemmia offre soddisfazione: la primavera non molto calda e ricca di precipitazioni ha permesso, in quasi tutte le regioni, lo sviluppo di una folta vegetazione e di un' abbondante emissione di grappoli, ben conformati, con acini di peso superiore alla media e con giusto equilibrio tra buccia e polpa.
“Questa situazione - continua Martelli - ha creato i presupposti per un incremento della produzione sul 2003, quando si registrarono 44,1 milioni di ettolitri di vino, tra le peggiori vendemmie degli ultimi 50 anni”. La quantità di uva è quest’anno addirittura superiore all’incremento del 15% sul 2003, ipotizzato ad inizio settembre. Oggi, con oltre l’80% delle uve in cantina, si calcola un aumento non inferiore al 20%.
E questo dato trova riscontro nella produzione di 72/74 milioni di quintali di uva che, applicando l’indice di trasformazione del 73%, danno una produzione di vino pari a 53 milioni di ettolitri che, dopo 2 anni di scarsa produzione, riporta quasi ai valori della media decennale di 53,5 ettolitri. “Va comunque notato - conclude Martelli - che il contenuto zuccherino non risulta sempre elevato, in particolar modo in Puglia e Sicilia dove l’andamento stagionale é stato piuttosto scostante rispetto ad altre regioni”.
Ma al Seminario Ratti a Verona non si è parlato solo di come è andata la vendemmia ma anche di mercato. Un mercato che, nel primo semestre, ha registrato, secondo l’Ice, un’impennata nell’export, con valori in crescita del 4,9% e volumi del 10,42%. In termini assoluti, si è passati da 1.252 milioni di euro del primo semestre 2003 ai 1.313 di quello 2004 e da 6,1 a 6,7 milioni di ettolitri. Segnali ottimi, quindi, che arrivano dagli Usa, con 355 milioni di euro, e anche dalla Germania, con 330. Una ripresa marcata, dopo l’impasse del primo trimestre, forse dovuta anche ad una rinnovata promozione congiunta sui mercati internazionali, di aziende ed enti fieristici, in primis “Vinitaly/VeronaFiere”.

Associazione Italiana Enologi: ecco i dati
Regione, +/- sul 2003, produzione vino prevista, qualità

Piemonte: +35% 3.080.000 Ottima
Lombardia: +20% 1.030.000 Ottima
Trentino Alto Adige: +25% 1.350.000 Ottima
Veneto: +25% 9.220.000 Ottima
Friuli Venezia Giulia: +20% 1.340.000 Buona/Ottima
Emilia Romagna: +25% 6.640.000 Buona/Ottima
Toscana: +25% 2.850.000 Ottima
Marche: +30% 1.230.000 Ottima
Lazio: +10% 2.690.000 Ottima
Abruzzo: +20% 3.990.000 Buona/Ottima
Campania: +20% 1.990.000 Ottima
Puglia: +20% 7.310.000 Buona/Ottima
Sicilia: +5% 6.880.000 Buona/Ottima
Sardegna:  +20% 1.030.000 Ottima
Altre*** +20% 2.370.000 Ottima

Totale: +20% 53.000.000 Ottima

*** Valle d'Aosta, Liguria, Umbria,
Molise, Basilicata, Calabria

Fonte: Associazione Enologi Enotecnici Italiani

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