La storia di Boccadigabbia parte da lontano, addirittura dal regno Napoleonico d’Italia quando le Marche, nel 1808, sono annesse al nuovo stato, con i poderi della città di Civitanova che vengono incamerati del viceré Eugenio Beauharnais come proprietà personale. I possedimenti rimangono di proprietà degli eredi fino alla vendita avvenuta agli attuali proprietari, la famiglia Alessandri, nel 1956. Il periodo intercorso tra le due guerre e i cambiamenti politici e sociali avvenuti nel secondo Dopoguerra portano alla crisi del modello di agricoltura perseguito fino ad allora e la rinascita è segnata dal passaggio ad una coltura intensiva delle viti a partire dalla fine degli anni Sessanta. L’idea fu quella di piantare solo vitigni locali, disperdendo il patrimonio, accumulato nel corso degli anni, nell’avere a dimora vitigni francesi perfettamente integrati al territorio. Nel 1986 viene deciso di ripiantare cabernet, merlot e pinot nero per gli ottimi risultati che avevano fornito. Il Pix ’15, nome latino che significa pece, da una cava di catrame che si trova nei paraggi dell’azienda, è un merlot in purezza, dal rubino intenso e deciso alla vista, con un bagaglio aromatico che comprende note di mirtillo e ribes e speziature di chiodi di garofano e cannella. In bocca, l’attacco è morbido, rotondo, dai tannini setosi, giusta concentrazione e vena acida equilibrata, per un finale gustoso e persistente.
(Leonardo Romanelli)
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