Borgogno rappresenta senz’altro uno dei marchi storici della denominazione del Barolo. Cantina fondata addirittura nel 1761, ha decisamente segnato, insieme a poche altre, le vicende più importanti di questo areale di prestigio. Oggi Borgogno conta su 16 ettari a vigneto per una produzione di 250.000 bottiglie ed ha certamente tratto giovamento dal suo passaggio di proprietà, datato 2008, alla famiglia Farinetti (Eataly, Fico, etc.) che guida la cantina attraverso il figlio di Oscar, Andrea, senza, peraltro, intaccare l’impianto stilistico di stampo tradizionale tipico dell’azienda con sede a Barolo. E i cambiamenti produttivi, che pure ci sono stati, dal il ritorno alla fermentazione in cemento alla certificazione biologica, per fare due esempi, hanno peraltro amplificato la cifra stilistica aziendale. Il centro della produzione resta, evidentemente, il Barolo. Ottenuto da uno dei Cru più celebri e vocati di tutta la denominazione, il Barolo Cannubi 2014 affina per 4 anni in legno grande a cui seguono sei mesi di bottiglia prima della commercializzazione. Alla vista il colore è classicamente rosso rubino scarico, con riflessi granati. Al naso predominano profumi di piccoli frutti rossi, spezie e una bella nota balsamica a rifinitura. In bocca, il sorso è delicato e fragrante, con tannini affilati e saporiti. Finale tendenzialmente sapido con ritorni su note fruttate e di liquirizia.
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