Lo sviluppo della produzione enoica che ha interessato la zona di Conegliano Valdobbiadene ha, evidentemente, stimolato l'aumento delle cantine. Tuttavia, in questo fermento, restano sugli scudi soprattutto quelle realtà che hanno una storia alle spalle e che non hanno cessato di impegnarsi anche quando il Prosecco non godeva del medesimo successo. È il caso di Bortolomiol, che dalla fine della Seconda Guerra Mondiale ha saputo costruirsi un solido percorso sia in termini qualitativi che di immagine. L’azienda è guidata oggi dalle quattro sorelle Bortolomiol - Elvira, Giuliana, Luisa e Maria Elena - ma non bisogna dimenticare l'opera pionieristica del fondatore Giuliano Bortolomiol, abile spumantista e grande sperimentatore. 5 sono gli ettari di vigneto a gestione diretta e biologica, mentre il resto delle uve arrivano da 70 conferitori, selezionati con rigore e fidelizzati nel tempo, che adottano un rigido protocollo di produzione nell’ambito del progetto Green Mark. Un mix che garantisce una produzione annua che sfiora i 2 milioni di bottiglie ponendo l'azienda con sede a Valdobbiadene tra quelle di riferimento dell'areale. Il Motus Vitae Brut 2015, dedicato al fondatore dell'azienda, profuma di frutti a polpa bianca e fiori di acacia, con qualche cenno speziato. Delicata introduzione ad una bocca leggiadra e definita, dalla carbonica fine e puntuale e dal lungo e intenso finale.
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