Lo sviluppo produttivo di Conegliano Valdobbiadene ha, evidentemente, stimolato l’aumento delle cantine. Tuttavia, in questo fermento, restano sugli scudi soprattutto quelle realtà che hanno una storia alle spalle e che non hanno cessato di impegnarsi anche quando il Prosecco non godeva del medesimo successo. È il caso di Bortolomiol, che dalla fine della Seconda Guerra Mondiale ha saputo costruirsi un solido percorso sia in termini qualitativi che di immagine. L’azienda è guidata oggi dalle quattro sorelle Bortolomiol - Elvira, Giuliana, Luisa e Maria Elena - ma non bisogna dimenticare l'opera pionieristica del fondatore Giuliano Bortolomiol, abile innovatore. 5 sono gli ettari di vigneto a gestione diretta e biologica, mentre il resto delle uve arrivano da 70 conferitori fidelizzati nel tempo e che adottano il protocollo di produzione del progetto Green Mark. Un mix che garantisce una produzione annua di 1.800.000 bottiglie, ponendo l'azienda con sede a Valdobbiadene tra quelle di riferimento dell’areale. L’azienda Bortolomiol è impegnata anche nella valorizzazione dei vigneti del Parco della Filandetta. Il “Bandarossa” prende il suo nome dal segno che Giuliano Bortolomiol tracciava sulla migliore partita di Prosecco, per poi condividerla solo con gli amici più intimi. La versione 2018 profuma di mela, pesca, pera e gelsomino. In bocca, il vino è cremoso, fragrante ed immediatamente invitante.
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