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IMPRESA ED ISTITUZIONI

Bulgheroni (Dievole): 15 milioni di euro per una nuova cantina nell’ex cava di Cariola a Bolgheri

Il progetto in partnership con la Regione Toscana ed il Comune di Bolgheri, per la riqualificazione d’autore dell’area

“Abbiamo firmato un protocollo con l’azienda vitivinicola Dievole, che farà un investimento di 15 milioni di euro nel comune di Castagneto Carducci. L’ex cava di Cariola sarà recuperata e diventerà una cantina per le tenute di Bolgheri”. Così il Presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, con un Tweet ha annunciato il nuovo progetto che porterà l’imprenditore argentino Alejandro Bulgheroni a realizzare una nuova cantina di oltre 5.000 metri quadrati, riqualificando il sito, in un “progetto architettonico di straordinario valore, pensato per convivere in totale armonia con il territorio e volto alla rinaturalizzazione di un’area non più utilizzata”, abbinate ad un progetto di accoglienza. Ennesimo investimento del petroliere sudamericano, tra gli uomini più ricchi del mondo, che continua ad investire in Toscana, per consolidare il suo “regno viticolo”, fatto di 330 ettari vitati nelle principali denominazioni della Regione, tra i 153,3 di Dievole, storica realtà nel Chianti Classico (dove si producono vino e olio dal 1090), gli 11,5 di Podere Brizio (di cui 7 a Brunello) ed i 67,6 di Poggio Landi (di cui 33 a Brunello), a Montalcino, i 58,75 di Tenuta le Colonne ed i 34 di Tenuta Meraviglia a Bolgheri.
“La nostra presenza in Toscana è ormai consolidata da alcuni anni - ha spiegato Bulgheroni - e gli investimenti effettuati sino ad ora sono sempre stati mirati al raggiungimento di una qualità di eccellenza nel rispetto dell’ambiente e nella valorizzazione territoriale. Il nostro progetto di Bolgheri vuole proseguire nella stessa direzione, grati della grande collaborazione dimostrata dalle istituzioni che ci hanno permesso di coniugare le esigenze produttive alla necessità di presentare un progetto a bassissimo impatto ambientale. Siamo certi che possa essere, una volta realizzato, un polo di attrazione di appassionati e consumatori di cui possa beneficiare l’intera denominazione”.
“A questo progetto la Regione ha dato il proprio assenso - ha spiegato Rossi - perché permette di coniugare la realizzazione di un investimento rilevante con il recupero di un’area dismessa e degradata. L’azienda in questione è molto attiva anche in altre aree della Toscana e rappresenta uno dei più importanti gruppi vitivinicoli a livello mondiale. La Regione grazie alla struttura Invest in Tuscany assiste gli investitori, sia nella fase di promozione che di insediamento, con un servizio dedicato proprio per favorire nuovi investimenti o l’espansione di imprese esistenti, anche attraverso l’attivazione di forme di partnership tra imprese multinazionali, grandi imprese e il tessuto delle Pmi. Per noi è fondamentale affiancare le imprese del settore vitivinicolo, uno d ei punti di forza dell’agricoltura toscana, su cui è necessario continuare ad investire con logiche di filiera coniugando valori, modernità e rispetto del paesaggio”.
La nuova cantina di Castagneto, progettata dallo studio Tori, sarà realizzata in un’area di 5.000 metri quadri all’interno dell’ex cava di Cariola, all’interno della Tenuta Le Colonne, proprietà della Dievole Spa, e sarà funzionale ad entrambe le tenute di Bolgheri, Tenuta Meraviglia (altra proprietà dell’azienda) e Tenuta Le Colonne, con un progetto edilizio, ambientale, produttivo fortemente rivolto al rispetto e alla sostenibilità dei valori ambientali e paesaggistici del contesto locale. Dal punto di vista paesaggistico la cava rappresenta la localizzazione meno invasiva tra quelle possibili, anche grazie ad un approccio progettuale che si integra profondamente con il contesto naturale.
La struttura si svilupperà su tre livelli, con un tetto verde panoramico, i profumi della macchia mediterranea e uno scorcio sul mare. Nella parte più alta troveranno posto gli uffici, più sotto il piano di carico delle uve e in fondo l’ambiente dove i vini matureranno in botte.
“Tini di cemento, com’è nella nostra tradizione - sottolinea l’ad dell’azienda, Stefano Capurso - ed agricoltura rigorosamente biologica”.
Sarà lasciata intatta la corona della vecchia cava e la parete di roccia, che avrà un effetto positivo anche sul microclima interno.

“Sarà un restauro d’autore, che ricuce una vecchia ferita lasciandone comunque visibile il segno” spiega l’assessore alle attività produttive Steano Ciuoffo, che sottolinea il percorso di riqualificazione che l’intervento avvierà e la collaborazione dimostrata dell’azienda. “Ed è la dimostrazione - chiosa il presidente Rossi - che il piano del paesaggio toscano non ostacola sviluppo e interventi: costringe semmai ad alzare la qualità progettuale, ma offre anche riferimenti sicuri la cui interpretazione non può più essere arbitraria”.
Con la cantina nella vecchia cava Cariola saranno recuperati anche tre vecchi fabbricati storici, destinati ad ospitare un centro aziendale, un wineshop con foresteria per dipendenti (già in restauro) e una struttura di accoglienza di alto profilo. In azienda, che nel 2016 ha raccolto le uve delle prime vigne, oggi lavorano sei dipendenti. A regime tra quattro anni, spiega l’amministratore Capurso, i lavoratori assunti potranno diventare, tra parte agricola e struttura di accoglienza, tra i quindici e i venti, oltre all’indotto.
Gli ambiti di collaborazione del progetto d’investimento, che saranno rafforzati grazie al protocollo d’intesa, saranno quelli relativi alla formazione del personale, all’alternanza scuola-lavoro, all’accesso ad eventuali strumenti di incentivazione regionale, alla comunicazione e al marketing e alla localizzazione in Toscana di potenziali partner. Regione e Comune stanno inoltre portando avanti i procedimenti urbanistici ed autorizzativi necessari e conformi alla normativa vigente.
“È per noi motivo di grande soddisfazione la firma di questo protocollo - ha sottolineato il sindaco, Sandra Scarpellini - quando istituzioni e imprenditori di valore lavorano insieme in modo lungimirante e corretto si possono ottenere grandi risultati per la collettività. La cantina nella cava di Bulgheroni darà ulteriore lustro e incentivi all’economia di Castagneto Carducci e Bolgheri e dunque alla Toscana. Il percorso sarà complesso, ma entusiasmante e ognuno di noi farà la sua parte. Da sindaco ringrazio Regione Toscana e Dievole per aver creduto in tutto ciò”.

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