Questo è il Franciacorta da cui per la famiglia Zanella è partito tutto. Nacque nel 1976 con il nome Franciacorta Pinot e fu rimodulato nel tempo, meritandosi nel 2005 il nome di Cuvée Prestige. Ancora oggi è uno spumante senza millesimo, ma il suo carattere (anche grazie ad una graduale riduzione del dosaggio di sboccatura) convince Ca’ del Bosco a dargli un’identità collocabile nel tempo. Così, nel 2020, nascono le Edizioni di Cuvée Prestige: la prima è stata la n. 42 (che coincise casualmente con “la risposta alla domanda fondamentale sulla vita”, della saga di Douglas Adams in Guida galattica per gli autostoppisti), composta al 69% dai vini della vendemmia 2017, mentre oggi assaggiamo l’Edizione 45, composta per il 68% da vini della vendemmia 2020, cui si aggiungono vini riserva del 2019 (29%) e del 2018 (3%). Anche in questo caso i grappoli vengono lavati e pressati in assenza di ossigeno, il mosto poi vinificato e affinato per 7 mesi in acciaio, quando viene assemblato per ulteriori due anni di affinamento sui lieviti. Lo Chardonnay in questa edizione prevale (82%), con un residuale apporto di Pinot Nero (16,5%) e un pizzico di Pinot Bianco (1,5%): profuma di canfora, di mango, ananas e papaja, con un tocco di arancia candita e di spezie dolci; in bocca è cremoso, intenso e saporito, quasi salino nella sua mineralità, che porta il sorso a chiudersi su note di frutta tropicale, di caramella alla mora e rovi.
(ns)
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