“Stupore rappresenta bene Campo alle Comete essendo risultato di un assemblaggio di uve provenienti da tutte e tre le zone di produzione, oltre che da vigneti più vecchi del 2001 fino a quelli più recenti”. Stiamo parlando del Bolgheri Rosso della cantina Campo alle Comete, il progetto “fatato” che Feudi di San Gregorio - nota azienda campana della famiglia Capaldo - ha iniziato qui nel 2016, dove curano 28 ettari di vigneto da cui ricavano una media di 170.000 bottiglie all’anno. Le zone coperte sono 3: pianeggiante e sabbiosa, per il Merlot e vitigni bianchi, pianeggiante ma più argillosa, dedicata a Merlot, Cabernet Sauvignon e vitigni da rosati, infine collinare, dove suoli pendenti e ricchi di scheletro ospitano i Cabernet e, ancora, il Merlot. Sono sei le etichette prodotte a Bolgheri: Strabilio, bianco da Vermentino e Sauvignon Blanc; Oltresogno, Cabernet Sauvignon in purezza; Meraviglia, rosato da Grenache e Syrah; Albablu, Vermentino in purezza; Torre alle Comete, il Bolgheri Superiore che nasce sotto la torre di Donoratico, e infine Stupore, appunto, il Rosso di Campo alle Comete. Dopo un anno in barriques e tonneaux e 6 mesi in bottiglia, la versione 2022 ha una trama fitta di profumi legati alla frutta nera, alle note terrose di sottobosco e ricordi affumicati. Il sorso ha buona aderenza e fluidità sapida; al gusto è dolce di frutta e piccante di pepe nero, virando su una chiusura ammandorlata.
(ns)
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