Il nome Amativo, nasce dall’unione dei due vitigni autoctono pugliesi che compongono il vino: il NegroAMAro e il PrimiTIVO. È l’unico blend aziendale e vuole raccontare idealmente la tregua dalla quotidianità, l’atmosfera che si respira durante la controra tipica dei paesi del sud, quando il silenzio, la penombra e la calda quiete lenta permettono di leggere le cose attorno con maggior nitidezza. Fermentato in acciaio, con una macerazione di qualche giorno oltre la settimana, e un affinamento in barriques, l’Amativo risulta un vino spesso e sfaccettato, intensamente profumato di piccoli frutti rossi e amarene sciroppate, viola in caramella e vaniglia, un tocco di alloro e balsami di sottobosco. Il dolce ingresso in bocca ripropone immediatamente al sapore le caratteristiche olfattive, poi si svolge sapido e leggermente aderente, né troppo morbido e nemmeno troppo tannico: un sorso bilanciato dove, sul finale, la dolcezza dell’amarena prevale, sostenuta ai lati da un accenno amaricante e citrino. L’Amativo per Cantele ha un posto speciale all’interno della sua produzione, composta solamente da vini da monovitigni, per lo più autoctoni: Negroamaro e Primitivo, appunto, affiancati da Susumaniello, Verdeca, Malvasia Bianca e Chardonnay, distribuiti su 50 ettari di vigne di proprietà e 150 ettari in conduzione. L’azienda è prettamente di stampo familiare, condotta oggi dai 4 cugini della terza generazione.
(ns)
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