Forse soltanto un extraterrestre non si porrebbe domande davanti a quanto realizzato da Christian Bellei per il Lambrusco, con risultati che un tempo sarebbero davvero improbabili. Un attaccamento al territorio modenese e al suo vitigno principe che, invece di farlo crogiuolare nella pigrizia, lo ha portato a svelarne tutte le carte migliori, facendo di quel vino frizzante da pane e salame, ragù o squacquerone, una delizia capace di meravigliare anche e soprattutto attraverso la sua spumantizzazione col metodo classico. Pur precisando, infatti, come doveroso, che il fuoco covava comunque sotto la cenere, visto che il Nostro è discendente di una dinastia che opera da quattro generazioni attorno al Lambrusco di Sorbara, quanto poi messo a punto con Cantina della Volta, sita in quella Bomporto (da sempre fulcro e cuore del commercio modenese, non soltanto enoico), ha significato indubitabilmente la quadratura del cerchio, ponendo l’azienda ai vertici del contesto. Messa in piedi nel 2010, insieme ad alcuni soci, puntando principalmente proprio al metodo classico, l’azienda mette ormai ogni anno in commercio prodotti impeccabili. Come questo Rosé, fruttatissimo, ma segnato da grande dinamicità organolettica: fresco e balsamico, marcato da riconoscimenti di arancia rossa, fragola e melograno, chiude sapido, persistente e con carbonica decisamente ben fusa alla trama.
(Fabio Turchetti)
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