Le aziende viticole a ridosso delle città hanno sempre un certo fascino, perché si occupano di oasi verdi nel caos di una metropoli. È il caso di Cantine Astroni, a pochi chilometri dalla città di Napoli. L'oasi è quella della Riserva Naturale del WWF, un polmone verde di origine vulcanica ben piantato nel capoluogo campano. L'area è quella dei Campi Flegrei, suoli attivi e in continuo movimento. E vibranti e in perpetuo divenire sono anche i vini dell'azienda dei Varchetta, nata nel 1999 e che anno dopo anno ha dato lustro agli autoctoni della regione, Falanghina e Piedirosso, in alcuni casi ancora a piede franco. Il lavoro in vigna si è concentrato sui cru e il vino di cui parliamo nasce da uno di questi, Vigna Astroni, alle pendici del cratere omonimo. Due ettari di vigneto a forte prevalenza di Falanghina sistemata su terrazzamenti. I suoli presenti hanno origine vulcanica e forma piroclastica, certamente legata alle ultime eruzioni flegree comprese tra 5000 e 3500 anni fa. Una condizione ottimale per vini che vogliono essere longevi. Questa 2017 ne è la prova, con il suo giallo intenso, con una materia cremosa e dalle note fumé. Il naso richiama torba e humus, in bocca la salinità è protagonista, così come una persistenza di tutto rispetto. Una beva stuzzicante grazie alla freschezza ma anche alla complessità del sorso. Un vino che assomiglia tantissimo al luogo in cui nasce, " i campi ardenti", ancora vivi e in movimento.
(Francesca Ciancio)
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