Le Cantine Leonardo da Vinci sorgono a pochi chilometri dal paese che ha dato i natali al grande artista rinascimentale e che ha ispirato il nome di questa realtà produttiva (oltre a quello della grafica delle sue etichette). Rappresentano un piccolo colosso enologico toscano (750 ettari di vigneto per una produzione complessiva di 4.500.000 bottiglie, che spaziano tra tutte le denominazioni più rilevanti della Provincia di Firenze e della Toscana, ma non solo). La storia è quella di un progetto cooperativo, partito sessanta anni fa (nel 1988 c’è l’acquisizione della Fattoria di Montalbano e nel 1990 quella della Cantina di Montalcino), che dal 2012 è sotto la regia del Gruppo Caviro, il primo produttore di vino in Italia. Il Pignoletto Mappa di Imola, spumantizzato con metodo Charmat, ha un naso fragrante e floreale che spazia dai cenni di fiori di glicine a leggeri toni agrumati. In bocca è vino piacevolmente fragrante dal sorso immediatamente docile e dalla beva scorrevole e non priva di ritmo. Il Pignoletto è il vino tipico dei colli bolognesi prodotto nei comuni di Valsamoggia, Monte San Pietro, Zola Predosa, Sasso Marconi, Marzabotto, Casalecchio di Reno, Bologna, San Lazzaro, Pianoro e Monterenzio. Fino a pochi anni fa il Pignoletto era comunemente considerato vitigno autoctono, ma recenti studi sul suo Dna hanno rivelato caratteri genetici identici al Grechetto Gentile.
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