È davvero un mondo a sé quello del Marsala. Degustarlo in batteria - dopo decine di vini bianchi, rosati e rossi, inserito nel gruppo dei “dolci o passiti” di Sicilia En Primeur - richiede un passo indietro e un momento di concentrazione in più: per permettere ai sensi di ricalibrarsi ed essere pronti a leggere un liquido decisamente più profondo, stratificato e intenso del resto dei bicchieri fin lì affrontati. Ed è davvero un privilegio assentarsi qualche minuto per assaporare tutto quello che concede l’Old John delle Cantine Pellegrino 1880, con quasi 30 anni sulle spalle. A cominciare dal naso, con caramella d’orzo, foglie di fico, noci e note salmastre, cui si aggiungono albicocca disidratata, tamarindo, buccia d’arancia, miele di bosco, bacche di ginepro e pepe. Al palato è immediatamente morbido e dolce, scorre intenso distribuendo gli aromi percepiti al naso dentro ad un sorso sapido e caldo, che chiude ricordando distintamente il cocco essiccato e il mosto cotto. Proprio l’aggiunta di mosto cotto “post-fermentazione interrotta” di uve bianche caratterizza la tipologia del Marsala Ambra, l’unico del trittico “Marsala Revolution” che le Cantine Pellegrino 1880 dedicano ai 3 pionieri inglesi del celebre vino fortificato siciliano: questo, per John Woodhouse; il Marsala Superiore Riserva Oro Dolce Bip Benjamin, per Benjamin Ingham; infine il Marsala Superiore Rubino Dolce Uncle Joseph, per Joseph Whitaker.
(ns)
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