Il Passito di Pantelleria Nes 2021, da uve Zibibbo in purezza appassite su graticci e affinato in acciaio per 10 mesi, profuma di albicocche sciroppate, miele, agrumi canditi, uva passa, datteri ed erbe aromatiche, con piacevoli note salmastre e iodate a rifinitura. In bocca, il sorso è denso, morbido, rotondo e tendenzialmente dolce, ma mai stucchevole, dallo sviluppo compatto e dal lunghissimo finale, che rimanda ancora agli agrumi, alla frutta matura e allo iodio. Oggi come in passato, la famiglia Pellegrino, giunta alla sesta generazione, guida un sogno imprenditoriale iniziato oltre centoquaranta anni fa. Una data, quella del 1880, volutamente riportata nel logo aziendale, che segna la nascita delle Cantine Pellegrino fondate proprio in quell’anno, dal notaio Paolo Pellegrino che, insieme al figlio Carlo, scelse di investire nel settore enologico puntando su Marsala, negli anni del grande successo mondiale del vino che portava (e porta) il nome della località affacciata sul mar Mediterraneo occidentale e teatro dell’impresa dei Mille. Oggi, sono 150 sono gli ettari vitati di proprietà, ai quali se ne aggiungono altrettanti in affitto, per una produzione che supera i 5.000.0000 di bottiglie annue e che arrivano da due distinte unità operative: nell’agro trapanese, tra Marsala e Mazara, con i vigneti di Salinaro, Kelbi, Gazzerotta e Rinazzo, e, dal 1992, dall’isola di Pantelleria.
(are)
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