A preannunciare un’annata molto promettente anche per il “fratello maggiore” Brunello, la 2019 ha, per intanto, alimentato un Rosso di Montalcino a marchio Carpineto, dal breve passaggio in legno piccolo, dai profumi contraddistinti dalla dolcezza del lampone, dai rimandi alla mammola, e da tocchi speziati a rifinitura. In bocca, il sorso è pulito, rotondo e scorrevole, dal finale piacevolmente fragrante, ancora su ritorni fruttati e floreali. La tenuta di Montalcino (“Il Forteto del Drago”) è entrata nel novero delle aziende a marchio Carpineto nel 2015 e si trova in località Rogarelli. La sua superficie vitata è estesa su 11 ettari, di cui 3,5 a Brunello, ed è coltivata ad altezza elevata (in media sui 500 metri sul livello del mare), in una zona che guarda da vicino Montalcino da ovest. Il nome, Forteto del Drago, rimanda ad un’antica credenza che raccontava di un animale non ben definito ma di enormi dimensioni, aggirarsi all’interno del bosco che oggi circonda l’azienda. Scoperto che in realtà si trattava soltanto di un grande istrice, la cosa finì lì, ma la leggenda invece è arrivata ai giorni nostri. Fondata nel 1967 da Giovanni Carlo Sacchet e Antonio Mario Zaccheo, Carpineto vanta oggi diverse proprietà: a Dudda (Greve in Chianti), a Gaville (Alto Valdarno), a Gavorrano in Maremma e a Montepulciano, per un totale di oltre 500 ettari a vigneto e una produzione di 3.000.000 di bottiglie.
(fp)
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