La cantina Caruso e Minini si trova nel centro di Marsala, dove si conclude la strada statale 188 che proviene da Salemi. E proprio fra i comuni di Marsala e Salemi provengono le uve dei vigneti, che appartengono alla famiglia Caruso da generazioni: 120 ettari coltivati a biologico e piantati fra i 200 e 450 metri di altezza, che sostano su suolo calcareo-argilloso, ricco di pietre chiamate “cuti”, che proteggono le radici dal caldo eccessivo, cedendo al contempo umidità. Non ci sono, quindi, impianti di irrigazione, e anche la decisa escursione termica fra giorno e notte dell’entroterra marsalese aiuta le piante a maturare bene i grappoli. Creata nel 1998, la denominazione di Delia Nivolelli sosta sul triangolo che dall’aeroporto Vincenzo Florio arriva a Salemi per scendere a Mazara del Vallo. Comprende una quantità di vitigni davvero vasta, ma le famiglie Caruso e Minini hanno deciso di dedicare la loro versione di Doc Delia Nivolelli (l’unica fra le diverse etichette che producono nelle 500.000 bottiglie annuali) al Syrah, fermentandolo in acciaio e poi facendolo riposare per 24 mesi in tonneaux da 500 litri in legno francese, stagionato per 6 anni a Marsala. La versione 2018 è una Riserva piena di energia. Profumata di fragole e mirtillo, talco e iris, ha un animo ematico e pepato. In bocca è immediatamente aderente, ma poi il sorso si allarga con eleganza: sostanzioso, fresco, leggermente ammandorlato e floreale.
(ns)
Copyright © 2000/2025
Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit
Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2025