12 ettari di vigneti impiantati e una bassa resa per pianta: questa è Casa Caterina, azienda a conduzione biodinamica, che porta il nome della madre di Emilio e Aurelio Del Bono, i titolari. A metà degli anni ‘80 prendono in mano l’azienda e seguono la traccia solcata del padre, che faceva vini ancestrali, semplici e veri. Negli anni a cavallo tra il 1994 e il 1995, nonostante siano in Franciacorta e producano bollicine, abbandonano il disciplinare, rinunciano alla DOCG e a tutti vantaggi che ne conseguono perché il rispetto delle normative che regolano le produzioni sembra loro troppo lontano dalla loro idea di fare vino. La sperimentazione di tipologie non ammesse e i dosaggi zero, che permettono ai vini a una lunga maturazione sui lieviti, danno a Casa Caterina e alle 20.000 bottiglie prodotte ogni anno una consacrazione e un successo che premia le loro scelte. Il Brut Nature '36' è quindi dosage zero, senza aggiunta di zucchero, tre anni sui lieviti, Chardonnay in purezza che nasce da un vino fermentato in acciaio e una piccola percentuale in botti di rovere. Sboccatura manuale e poi, nella degustazione si rivela alla vista brillante con perlage fine, racconta al naso di frutti tropicali come mango, agrumi insoliti come chinotto, qualche cenno di mandorla per poi farsi scoprire, in bocca, di godibile bevibilità, con un cenno salino a centro bocca che lo rende appetitoso e gustoso sul finale.
(Leonardo Romanelli)
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