Casa Setaro sorge a Trecase (provincia di Napoli), all'interno del Parco nazionale del Vesuvio. Quattordici ettari vitati su suoli vulcanici, coltivati in regime biologico. L'azienda dal 2004 è guidata da Massimo Setaro che ha voluto recuperare il passato di cui è ricca la zona improntandolo alla modernità e sperimentazione. Di qui il primo progetto di zonazione sul Vesuvio, riferito all'area Contrada Bosco del Monaco dove il Caprettone, uva rara e solamente locale, fa la parte del leone. Da quella vigna nasce il 61.37, Vesuvio Bianco Dop, che per l'annata 2020 ha ricevuto i Tre Bicchieri del Gambero Rosso. 67 e 31 altro non sono che i numeri attributi dalla Smorfia napoletana a “Bosco” e “Monaco”, “perché quando ho realizzato il progetto di zonazione, la burocrazia non era ancora pronta e non ho potuto scrivere in etichetta Contrada Bosco del Monaco, allora sono ricorso alla Smorfia”, ha spiegato Massimo Setaro, durante la degustazione “Vesuvio Wine Day” organizzata dal Gambero Rosso. Il vino nel bicchiere presenta un colore giallo intenso dorato, al naso complessità olfattiva che spazia dai fiori gialli, alle erbe selvatiche e al basalto. Al palato è succoso con una sapidità sferzante, condito da note di albicocca, pesca, ginestra, gesso, macchia mediterranea, per un sorso fresco e piacevolmente lungo. Si abbina bene a piatti di pesce importanti e formaggi consistenti come la mozzarella di bufala.
(Cristina Latessa)
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