Il Brunello di Montalcino Giovanni Neri 2019, che porta il nome del fondatore dell’azienda, fermenta in tini di legno affinandosi successivamente in botte per 30 mesi. Alla vista risulta di un rosso rubino brillante lievemente granato, mentre i suoi profumi rimandano alla frutta rossa alla liquirizia, al tabacco e al muschio, con cenni affumicati a rifinitura. In bocca il sorso è potente e ricco, dai tannini fitti e dal frutto succoso e rotondo, ben contrastato dall’acidità, terminando in un finale ampio e dai ritorni fruttati e speziati. Nasce nel 1971 - con le prime bottiglie di Brunello prodotte a partire dal 1978 - la cantina condotta oggi da Giacomo Neri con i figli Giovanni, Gianlorenzo e Marianna, che conta su 63 ettari a vigneto - divisi a metà, tra il nucleo più antico che guarda Torrenieri, sul versante nord-est della “geografia” di Montalcino, e quello piantato nella parte opposta, sotto Sant’Angelo in Colle - e su una produzione complessiva di 225.000 bottiglie. Un’azienda a trazione familiare che ha saputo, come è noto, imporsi tra i marchi più significativi della denominazione - grazie ad una cifra stilistica moderna e inizialmente, per certi aspetti, rivoluzionaria rispetto alla tradizione enoica di Montalcino - affermandosi come una delle aziende più prestigiose (e premiate) del Belpaese enoico ed acquistando, come è noto, una celebrità internazionale decisamente invidiabile.
(are)
Copyright © 2000/2024
Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit
Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024