Scuro e caldo, il Vigna Ripe al Convento 2017 sembra un drappo di velluto: profuma di camelia, rosa e garofani, di amarena sotto spirito, mora e buccia di arancia; c’è una parte ematica che calibra la dolcezza della noce moscata e la freschezza del cardamomo; infine il lato balsamico, con la salvia, la corteccia e i fiori di rosmarino. In bocca ha una bella vivacità acida e sapida che porta il sorso dritto all’ugola, senza tanti inchini, lasciando la bocca calda e nient’affatto dolce; anzi, pulita, balsamica e ammandorlata. La buona altitudine della vigna - circa 450 metri di altezza - e i terreni rocciosi - scisto e galestro, da cui Frescobaldi produce questa riserva, hanno evidentemente aiutato a tenere sotto controllo un grado alcolico importante, dovuto ad un’annata calda ma anche siccitosa, forse la prima a dettare una cadenza regolare a ciò cui stiamo assistendo da ormai due anni: temperature elevate per lunghi periodi e cronica mancanza d’acqua, anche oltre la stagione estiva. Questa singola vigna fa parte dei 235 ettari di vigneti della tenuta di Montalcino, immersi in 800 ettari di proprietà che comprendono anche boschi, campi cerealicoli e olivi. Una distesa immensa, che passa dai 250 metri di altezza, dove crescono i vitigni internazionali, ai 450 metri, dedicati via via al Sangiovese, testando cloni e portainnesti diversi, a partire da un piccolo vigneto sperimentale posto vicino alla cantina.
(ns)
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