Quattro sono le etichette aziendali del Castello del Terriccio: un bianco - il Con Vento prodotto dal 1985 e ottenuto da Sauvignon Blanc e Viognier; e i rossi Lupicaia - oggi Cabernet Sauvignon e Petit Verdot, ma uscito nel 1993 con una quota di Merlot; il Castello del Terriccio - nato nel 2000 da un uvaggio a base di Cabernet Sauvignon e Syrah, e infine il Tassinaia - ottenuto da Merlot e Cabernet Sauvignon e prodotto a partire dal 1992. La versione 2020 di quest’ultimo, maturata oltre un anno in barrique, profuma di rabarbaro, liquirizia e ginepro con rimandi alla macchia mediterranea e alle spezie su fondo abbondantemente fruttato. In bocca il sorso è generoso, tendenzialmente dolce e succoso, dallo sviluppo solido e dal finale ampio e intenso. Il Castello del Terriccio si trova nella parte settentrionale della costa maremmana. La tenuta è grande ed è destinata all’attività agricola da oltre due secoli: oggi comprende circa 1.500 ettari di cui 60 a vigneto (per una produzione complessiva di 250.000 bottiglie), a cui si affiancano olivi, boschi, macchia mediterranea, pascoli (destinati all’allevamento brado di bovini) e sorgenti d’acqua. All’epoca dell’impianto dei vigneti, a fine anni ‘80 del secolo scorso, vennero privilegiati i vitigni internazionali, Chardonnay, Sauvignon Blanc, Cabernet Franc, Cabernet Sauvignon e Merlot. Negli anni ‘90 si aggiunsero Syrah e Petit Verdot.
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