La Rufina, molto spesso areale vitivinicolo dimenticato in una terra, quella Toscana, ricca di luoghi d’elezione per la produzione di vino, è un particolare terroir ad un passo da Firenze, che, forse, meriterebbe il riconoscimento di sottozona specifica, affrancandosi dalla generalissima produzione a marchio “Chianti”, spesso assai lontana dalle caratteristiche peculiari dei vini di questa zona fiorentina. Qui si ottengono, infatti, Sangiovese dalla spiccata personalità, influenzata soprattutto dalle notevoli altitudini dei suoi vigneti. Non lontano da Pontassieve, sorge la cantina del Castello del Trebbio, oggi 60 ettari a vigneto per una produzione che supera le 300.000 bottiglie, avviata nel 1968 dalla famiglia di Anna Baj Macario, che oggi la conduce insieme a suo marito Stefano Casadei. La valorizzazione del Sangiovese è, evidentemente, il focus dell’azienda, ma nei vigneti di proprietà non mancano neppure mirate digressioni sulle varietà internazionali, coltivate seguendo i principi dell’approccio “Biointegrale”, che considera fondamentale l’utilizzo di pratiche biodinamiche. Il Chianti Rufina Lastricato Riserva 2016 possiede marcate note aromatiche di frutti di bosco maturo, erbe balsamiche, mirto, sottobosco e cacao. Succoso il sorso, di struttura robusta ma per nulla pesante, tendenzialmente sapido e ben bilanciato nell’incrocio dei tannini, con l’alcolicità e la sua buona base acida.
(are)
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