Il Castello La Leccia ed il suo borgo vennero acquistati nel 1920 dalla famiglia Daddi. Dopo un lungo e attento restauro, Francesco Daddi con il prezioso contributo dell’Architetto Alessandro Loni Coppedè, nel 2012 ha riportato il Castello all’antico splendore. Mentre, nel 2018, il testimone è passato alla famiglia svizzera Sonderegger, che oggi guida l’azienda. Siamo nella sottozona di Castellina in Chianti e i vigneti aziendali, 15 ettari, sono coltivati in biologico in cinque diversi appezzamenti intorno al nucleo centrale del Castello, ad altitudini che variano dai 300 ai 450 metri sul livello del mare. I ceppi sono piantati su terreni argillosi e ricchi di calcare e galestro e le varietà allevate sono in prevalenza Sangiovese, Malvasia Nera e Syrah. In vigna, la conduzione è ridotta all’osso, a fare il paio con una gestione delle vinificazioni essenziale, che parte da fermentazioni in acciaio per arrivare ad affinamenti in cemento e legni di varia misura. Ne nascono vini ben misurati dal piglio classicheggiante e dalle buone doti caratteriali. Ne è un buon esempio il Chianti Classico 2018 che, sfruttando un’annata tendenzialmente fresca, riesce a contenere le esuberanze alcoliche che talvolta possono verificarsi nell’areale di Castellina. Ecco allora profumi puliti di ciliegia e mora dai tocchi di sottobosco e spezie ad introdurre un sorso succoso e fragrante dal piglio deciso e sapido.
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