Maturato per 12 mesi in legno grande, il Chianti Classico 2020 del Castello La Leccia possiede aromi di piccoli frutti rossi, fiori e tocchi affumicati. In bocca il sorso attacca morbido, ma nel suo sviluppo non mancano neppure tannini vivaci e una sapidità di fondo, a rendere il sorso tonico e croccante. Il Castello La Leccia ed il suo borgo vennero acquistati nel 1920 dalla famiglia Daddi. Dopo un lungo e attento restauro, Francesco Daddi con il prezioso contributo dell’Architetto Alessandro Loni Coppedè, nel 2012 ha riportato il castello all’antico splendore. Nel 2018, la proprietà del castello e dei suoi terreni è passata alla famiglia svizzera Sonderegger, che oggi guida l’azienda. Siamo nella Unità Geografica Aggiuntiva di Castellina in Chianti e i vigneti aziendali, 15 ettari, sono coltivati in biologico in cinque diversi appezzamenti intorno al nucleo centrale del castello, ad altitudini tra i 300 e i 500 metri sul livello del mare. I ceppi sono piantati su terreni argillosi e calcarei e le varietà allevate sono in prevalenza Sangiovese, Malvasia Nera e Syrah. In vigna, la conduzione è ridotta all’osso, a fare il paio con una gestione delle vinificazioni essenziale, con fermentazioni in acciaio e affinamenti in cemento e legni di varia misura. Il risultato sono vini dalla cifra stilistica sobria e dalla buona coerenza complessiva, non privi di un sano legame con il proprio territorio.
(fp)
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