Il Vinsanto del Castello Sonnino 2015 è una chicca enologica tipicamente toscana che vede nella capacità di attesa la sua arma migliore. Il Trebbiano, coltivato nella mozzafiato Montespertoli a 260 metri sopra il livello del mare, è stato raccolto a fine settembre. Dopo essere stato fatto appassire quattro mesi sulle stuoie nella originale vinsantaia del castello, è stato poi vinificato nei caratelli di rovere di castagno per almeno sei anni. Dopo questo lungo e paziente passaggio viene selezionato solo il risultato migliore e scartato ciò che non è all’altezza. All’assaggio la forza e la dolcezza sono bilanciati da una viscosità morbida che lo rende estremamente piacevole, non v’è traccia di volatile e, in aggiunta, uno straordinario sentore di pasta di mandorle in sottofondo ne traccia la persistenza. Prodotto in tremila bottiglie, il Vinsanto è il vero tesoro del castello. Frutta secca, miele e un finale balsamico caratterizzano la beva di un vino che è nettare, nel senso lato del termine. Data la sua scarsa reperibilità ed il suo pregio, il Vinsanto Red Label 2015 è da consumare alla fine di un pasto dove si celebra qualcosa, anche solo il piacere di stare insieme tra amici. Perfetto per il dopo caffè, con un po’ di cioccolata o un sigaro. Da sfatare il mito di “pucciare” i cantuccini di Prato nel Vinsanto: sarebbe uno spreco di un qualcosa che nel gusto della natura porta un che di divino o santo.
(Gilberto Bertini)
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