Il Castello Tricerchi, dal 1820, è di proprietà della famiglia Squarcia. Oggi, Tommaso Squarcia, dopo aver studiato farmacia, ha scelto di dedicarsi decisamente a tutt’altro, diventando imprenditore agricolo e protagonista del rilancio di questa realtà produttiva ilcinese. E, dal 2012, dopo aver riportato alla piena efficienza un progetto messo in cantina, è proprio il caso di dirlo, dalla famiglia, lo ha indirizzato definitivamente sulla strada della produzione delle uve e dell’imbottigliamento dei vini in proprio. 13 gli ettari coltivati a vigneto e suddivisi in 7 appezzamenti: vigna del Velo, vigna del Castello, di Sant’Anna, del Lago, dei Cipressi, del Piano e vigna Nuova. Siamo nel quadrante settentrionale di Montalcino e la cifra stilistica scelta dalla cantina posta a ridosso del confine della denominazione con Buonconvento è incentrata sulla levità e la snellezza dei vini, maturati in legno grande e in tonneau. Il Brunello di Montalcino A.D. 1441 2020, che deve il suo nome all’anno di fondazione del castello, si mostra di colore rubino brillante, leggermente scarico. Al naso si susseguono rimandi ai piccoli frutti rossi, alle erbe officinali e ai fiori, con tocchi leggermente affumicati. In bocca il sorso è sottile, sapido e dominato da una ficcante acidità, che lo dinamizza nel suo sviluppo articolato da tannini ben calibrati, terminando in un finale lungo e piacevolmente agrumato.
(fp)
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