Figlio del vigneto omonimo di 5 ettari, quasi sulla riva del fiume Secchia, il Lambrusco di Sorbara Vigna del Cristo finisce sempre per lasciare il segno, restando senz’altro tra i migliori. I profumi del 2019 sono ricchi, incrociando frutti e fiori con rara fragranza. In bocca, il sorso è agile, pieno e di gran sapore. Nel novero delle aziende del Gruppo Italiano Vini, anche il marchio che, dal 1928, è uno dei nomi di prestigio del Lambrusco. La storia delle Cantine Cavicchioli inizia con Umberto Cavicchioli, che trasformò il laboratorio dietro casa in cantina e lavorò le uve Lambrusco di Sorbara ricavandone un vino ancora oggi in produzione. Certo, le tecniche non sono più quelle di una volta, ma la qualità del Lambrusco è rimasta la stessa: quella genuina e frizzante delle origini ed oggi l’azienda conta su 90 ettari a vigneto per una produzione che supera i 7.000.000 milioni di bottiglie. Nel territorio di Sorbara, i tra il Secchia e il Panaro, si trovano vigne e strutture agricole. A San Prospero, accanto alla cantina, sorge l’azienda “Due Madonne”. A pochi chilometri di distanza, a Staggia, opera la “Forcirola”, che lavora Lambrusco Salamino e Grasparossa. Mentre a Bastiglia è situata l’azienda omonima, destinata alle vinificazioni in bianco. A queste si aggiungono “Castel Faglia” in Franciacorta, e la “Francesco Bellei” a Bomporto, entrambe specializzate in Metodo Classico.
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